Il cortile delle storie sospese - Compagnia Il Dirigibile Ausl Forlì, regia di Michele Zizzari
Strade interrotte e ponti vacillanti sono spesso il risultato della forzata ricerca di una praticabilità su terreni scoscesi, disconnessi. Il gioco del teatro è straordinario per questo, perché può permettersi di creare connessioni attraversando contrade impervie con il fascino dei suoi meccanismi. Ma si tratta per l'appunto di un incanto, una seduzione, una pozione magica di ingredienti segreti, da preservare gelosamente o svelare con cautela.
Stendere la propria biancheria in uno spazio di comunità è una pratica che forse abbiamo perso, è una prova di coraggio e di disponibilità alla condivisione.
Nel Cortile delle storie sospese c'è in ballo proprio questo svelarsi, raccontarsi senza la pretesa di tracciare un percorso asfaltato su cui far correre l'attenzione dello spettatore.
Così brandelli di vite diversissime si incrociano abbandonandoci all'antico piacere di sentirsi narrare una storia, sorprendendoci per la capacità di prendere respiro e per la forza della spontaneità.
Il sospetto di lavori in corso è però molto forte e genera un'entrata e un'uscita da quelle strade troppo rischiosa per farsi inseguire fino alla fine; si riconoscono le direzioni scelte, gli impasti di materia viva e ingredienti ben dosati; si accettano gli ostacoli e si apprezzano le curve improvvise.
Ci si ritrova tuttavia pur sempre davanti a quel cartello giallo e nero e non si ritrovano le piume per superarlo, quell'elemento in più che crea l'incantesimo, scolla i piedi e porta via.
Strade interrotte e ponti vacillanti sono spesso il risultato della forzata ricerca di una praticabilità su terreni scoscesi, disconnessi. Il gioco del teatro è straordinario per questo, perché può permettersi di creare connessioni attraversando contrade impervie con il fascino dei suoi meccanismi. Ma si tratta per l'appunto di un incanto, una seduzione, una pozione magica di ingredienti segreti, da preservare gelosamente o svelare con cautela.
Stendere la propria biancheria in uno spazio di comunità è una pratica che forse abbiamo perso, è una prova di coraggio e di disponibilità alla condivisione.
Nel Cortile delle storie sospese c'è in ballo proprio questo svelarsi, raccontarsi senza la pretesa di tracciare un percorso asfaltato su cui far correre l'attenzione dello spettatore.
Così brandelli di vite diversissime si incrociano abbandonandoci all'antico piacere di sentirsi narrare una storia, sorprendendoci per la capacità di prendere respiro e per la forza della spontaneità.
Il sospetto di lavori in corso è però molto forte e genera un'entrata e un'uscita da quelle strade troppo rischiosa per farsi inseguire fino alla fine; si riconoscono le direzioni scelte, gli impasti di materia viva e ingredienti ben dosati; si accettano gli ostacoli e si apprezzano le curve improvvise.
Ci si ritrova tuttavia pur sempre davanti a quel cartello giallo e nero e non si ritrovano le piume per superarlo, quell'elemento in più che crea l'incantesimo, scolla i piedi e porta via.
Elisa Cuciniello
Nessun commento:
Posta un commento