CHI SIAMO

Second Open Space Teatro presenta la seconda edizione bloggistica del laboratorio di scrittura critica focalizzato sugli eventi della stagione 2009 del Centro di promozione teatrale La Soffitta e anche su altri appuntamenti scenici.

S.O.S. come acronimo di Second Open Space, imperiodico foglio online scritto da studenti della Laurea Specialistica in Discipline Teatrali dell'Università di Bologna, che si cimentano con l'analisi e il racconto dello spettacolo, sotto la guida di Massimo Marino.
S.O.S. come segnale, allarme, chiamata all'intervento, alla partecipazione e alla collaborazione per creare e accrescere gli sguardi sulla realtà teatrale attraverso cronache, interviste, recensioni, approfondimenti.
S.O.S. come piattaforma online di soccorso al pensiero aperta a commenti, suggestioni, contributi esterni da parte dei lettori.

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DIRETTORE Massimo Marino

SEGRETERIA ORGANIZZATIVA Tomas Kutinjac

WEB Elisa Cuciniello

SCRIVONO Emilia Biunno, Elisa Cuciniello, Irene Cinti, Sandro Ghisi, Tomas Kutinjac, Stefano Serri
- e per la rassegna DiversaMente - Alessandra Cava, Alessandra Ferrari, Antonio Raciti

ATTENZIONE! Questo blog è realizzato dal laboratorio in completa autonomia dal DMS dell’Università di Bologna

mercoledì 6 maggio 2009

DALLE VISCERE DELLA TERRA, L'ECO DELL'UNIVERSO

Esse, opera musicata per un'attrice, Gabriella Rusticali/Monica Petracci

Ha qualcosa di misterioso e incandescente come la lava di un vulcano la voce di Gabriella Rusticali: fuso viscoso che nasce ad alte temperature al centro della Terra ed effonde, abbondante, in una colonna eruttiva. Il suo è un corpo profondo e oscuro come camera magmatica in cui le parole accartocciate vengono ruminate e impastate per poi ricomporsi in diversi stadi di materia vocale.
A farsi carne questa volta sono le musiche di Bob Dylan e Kurt Weill, nonché i testi di Carmelo Bene, Mariangela Gualtieri e Jeanette Winterson. Seguendo le sonorità della chitarra di Vanni Bendi, l’energia della storica attrice del Teatro Valdoca si fonde con le proiezioni di Monica Petracci in Esse. Opera musicata per un’attrice. La grafica cambia ad ogni vibrazione del canto e del suono con immagini che riproducono spazi incommensurabili oppure estremamente noti, le stelle o una spiaggia, un bosco incantato o un cane che corre, non importa.
È il ricordo di un mondo lontanissimo che forse non c’è più o magari è sempre in sottofondo, greve e pesante come l’eco del big bang: risonanza penetrante e arcana, sconosciuta o quotidiana, sicuramente sensuale e istintiva come la presenza del cane che sopraggiunge in scena e, ignaro del gioco, vive della spontaneità di una carezza.




Elisa Cuciniello

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