Giovanni Scarcella e Lisa De Boit in Ultime Exil al vecchio TPO bolognese
Prima di entrare nello spazio della performance, le maschere avvisano il pubblico di stare attenti nel raggiungere il proprio posto perchè “si vede male”. Ma più che essere concentrati a non inciampare su qualche cavo o scalino, lo spettatore viene colto da un senso di angoscia e disorientamento: lo spazio è pieno di nebbia (artificiale). Gradualmente si riconoscono i contorni di pochi oggetti scenici, tavolo e sedie, e dei due danzatori posizionati sui lati opposti della stanza. É un duetto esasperato quello di Lisa De Boit e Giovanni Scarcella, nucleo della compagnia italo-belga Giolisu. Il tutto sembra essere sull’orlo di un abisso: l'unica cosa che potrebbe cancellare i tentativi di riconciliazione è la morte. La partitura fisica, un misto tra lirismo, crudezza ed espressione di emozioni, è a tratti schizofrenica, imprevedibile, a tratti fluida e desolata. I due poli della stanza, come un più e un meno, tendono ad attrarsi ma anche opporsi, evocando temi come solitudine, ricerca di luoghi di simbiosi, un possibile sentiero sul quale continuare insieme mano nella mano. La banalità e la monotonia delle tematiche scelte è confermata dallo stesso Scarcella sulla cui maglietta c'é scritto “Today everything seems the same”.
Tomas Kutinac
Prima di entrare nello spazio della performance, le maschere avvisano il pubblico di stare attenti nel raggiungere il proprio posto perchè “si vede male”. Ma più che essere concentrati a non inciampare su qualche cavo o scalino, lo spettatore viene colto da un senso di angoscia e disorientamento: lo spazio è pieno di nebbia (artificiale). Gradualmente si riconoscono i contorni di pochi oggetti scenici, tavolo e sedie, e dei due danzatori posizionati sui lati opposti della stanza. É un duetto esasperato quello di Lisa De Boit e Giovanni Scarcella, nucleo della compagnia italo-belga Giolisu. Il tutto sembra essere sull’orlo di un abisso: l'unica cosa che potrebbe cancellare i tentativi di riconciliazione è la morte. La partitura fisica, un misto tra lirismo, crudezza ed espressione di emozioni, è a tratti schizofrenica, imprevedibile, a tratti fluida e desolata. I due poli della stanza, come un più e un meno, tendono ad attrarsi ma anche opporsi, evocando temi come solitudine, ricerca di luoghi di simbiosi, un possibile sentiero sul quale continuare insieme mano nella mano. La banalità e la monotonia delle tematiche scelte è confermata dallo stesso Scarcella sulla cui maglietta c'é scritto “Today everything seems the same”.
Tomas Kutinac
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