CHI SIAMO

Second Open Space Teatro presenta la seconda edizione bloggistica del laboratorio di scrittura critica focalizzato sugli eventi della stagione 2009 del Centro di promozione teatrale La Soffitta e anche su altri appuntamenti scenici.

S.O.S. come acronimo di Second Open Space, imperiodico foglio online scritto da studenti della Laurea Specialistica in Discipline Teatrali dell'Università di Bologna, che si cimentano con l'analisi e il racconto dello spettacolo, sotto la guida di Massimo Marino.
S.O.S. come segnale, allarme, chiamata all'intervento, alla partecipazione e alla collaborazione per creare e accrescere gli sguardi sulla realtà teatrale attraverso cronache, interviste, recensioni, approfondimenti.
S.O.S. come piattaforma online di soccorso al pensiero aperta a commenti, suggestioni, contributi esterni da parte dei lettori.

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DIRETTORE Massimo Marino

SEGRETERIA ORGANIZZATIVA Tomas Kutinjac

WEB Elisa Cuciniello

SCRIVONO Emilia Biunno, Elisa Cuciniello, Irene Cinti, Sandro Ghisi, Tomas Kutinjac, Stefano Serri
- e per la rassegna DiversaMente - Alessandra Cava, Alessandra Ferrari, Antonio Raciti

ATTENZIONE! Questo blog è realizzato dal laboratorio in completa autonomia dal DMS dell’Università di Bologna

mercoledì 6 maggio 2009

EFFIMERO DUETTO

Giovanni Scarcella e Lisa De Boit in Ultime Exil al vecchio TPO bolognese

Prima di entrare nello spazio della performance, le maschere avvisano il pubblico di stare attenti nel raggiungere il proprio posto perchè “si vede male”. Ma più che essere concentrati a non inciampare su qualche cavo o scalino, lo spettatore viene colto da un senso di angoscia e disorientamento: lo spazio è pieno di nebbia (artificiale). Gradualmente si riconoscono i contorni di pochi oggetti scenici, tavolo e sedie, e dei due danzatori posizionati sui lati opposti della stanza. É un duetto esasperato quello di Lisa De Boit e Giovanni Scarcella, nucleo della compagnia italo-belga Giolisu. Il tutto sembra essere sull’orlo di un abisso: l'unica cosa che potrebbe cancellare i tentativi di riconciliazione è la morte. La partitura fisica, un misto tra lirismo, crudezza ed espressione di emozioni, è a tratti schizofrenica, imprevedibile, a tratti fluida e desolata. I due poli della stanza, come un più e un meno, tendono ad attrarsi ma anche opporsi, evocando temi come solitudine, ricerca di luoghi di simbiosi, un possibile sentiero sul quale continuare insieme mano nella mano. La banalità e la monotonia delle tematiche scelte è confermata dallo stesso Scarcella sulla cui maglietta c'é scritto “Today everything seems the same”.

Tomas Kutinac

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